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Gesù confido in te |
Pregate con generosità nel vostro cuore per le anime di coloro che hanno maggiormente bisogno della Mia Misericordia e Io li coprirò con il Mio Preziosissimo Sangue. Tutto quello che era in principio si compirà alla fine e allora esisterà un mondo senza fine. Tutto inizia e finisce con il Padre Mio.
1° Maggio 2014 – La Mia Promessa di tornare si compirà nel corso della vita di questa generazione
“Desidero che la prima domenica dopo la Pasqua sia la festa della Misericordia” (Diario, 299) – disse Gesù a suor Faustina. Egli esprimeva questo desiderio ben 14 volte, specificando non solo la sua collocazione nel calendario liturgico, ma anche lo scopo dell’istituzione della festa, la preparazione e la solennità della celebrazione.
“Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa passione – disse Gesù, dando il motivo dell’istituzione della festa – concedo loro l’ultima occasione di salvezza, cioè la festa della Mia Misericordia. Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre” (Diario, 965). La festa deve essere un giorno di particolare adorazione a Dio nel mistero della sua Misericordia, la quale è la sorgente di tutte le Sue opere fatte all’uomo, in particolare l’opera della redenzione. La festa è inoltre – per volere di Dio – un giorno di grazia particolare per tutte le anime, specialmente per i peccatori, quelli che hanno più bisogno della Divina Misericordia. “La festa della Mia Misericordia – disse Gesù – è uscita dalle Mie viscere a conforto del mondo intero” (Diario, 1517).
A questo giorno, e più esattamente all’Eucarestia che i fedeli ricevono in questa solennità, è legata la promessa maggiore, ossia la remissione totale delle colpe e delle pene (Diario, 300). Tale grazia è una realtà molto più grande rispetto all’indulgenza totale. Poiché la seconda consiste solo nella remissione delle pene temporali, dovute ai peccati compiuti, ma non è mai una remissione delle stesse colpe. La più peculiare delle grazie, è sostanzialmente superiore alle grazie dei sei sacramenti, ad eccezione del sacramento del battesimo, dato che la remissione delle colpe e delle pene è una grazia sacramentale del solo battesimo. Nelle promesse menzionate, invece, Cristo ha vincolato la remissione delle colpe e delle pene alla santa comunione, ricevuta nel giorno di festa della Misericordia. E’ evidente che la comunione deve non solo essere ricevuta degnamente, ma deve inoltre rispondere alle esigenze fondamentali della devozione alla Misericordia (don I. Różycki).
Il Signore Gesù non limitò la sua generosità ad una sola, seppur particolare, grazia, ma promise che riverserà “un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia (...) in questo giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine” (Diario, 699). La grandezza di questa festa consiste, tra l’altro, nel fatto che tutti gli uomini, anche se appena convertiti in quel giorno, possono partecipare a tutte le grazie e ai benefici temporali, preparati dal Signore Gesù per la festa. Queste grazie possono riceverle sia le singole persone che le comunità, ad una sola condizione di chiederle con una grande fiducia.
La preparazione alla festa della Misericordia è costituita da una novena di 9 giorni, durante i quali – a cominciare dal Venerdì Santo – si recita la Coroncina alla Divina Misericordia. Molto diffusa è anche la novena dettata dallo stesso Gesù a suor Faustina per la sua preghiera personale. I fedeli possono recitarla con devozione. Tuttavia è la novena composta dalla Coroncina alla Divina Misericordia, voluta dal Signore Gesù e alla quale Egli ha legato la promessa di ogni grazia (Diario, 796), ad essere una vera e propria preparazione alla festa.
Per ciò che riguarda la celebrazione della festa, Gesù desidera che in quel giorno sia venerata pubblicamente, cioè liturgicamente l’immagine della Misericordia, che i sacerdoti parlino della grande e insondabile Misericordia di Dio, che tutti compiano atti di misericordia verso il prossimo e si accostino con fiducia ai sacramenti della riconciliazione e dell’Eucarestia.
I fedeli adorano la Divina Misericordia in maniera spontanea nella prima domenica dopo Pasqua sin dalla II Guerra Mondiale. La festa fu istituita ufficialmente dal Metropolita di Cracovia, card. Franciszek Macharski, che la introdusse nella propria diocesi con la lettera in occasione della Quaresima nel 1985. In seguito, anche gli altri vescovi la introdussero nelle rispettive diocesi. A richiesta dell’Episcopato Polacco, la Santa Sede promulgò il decreto di consenso nei riguardi della celebrazione della festa in tutte le diocesi della Polonia, mantenendo tutte norme liturgiche obbligatorie di quel giorno.
- Grazie Speciali promesse per chi invoca Gesù anche solo per un giorno, qua